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  Editoriali  »  Una gita a Lendinara 20/12/2007
 

Una gita a Lendinara

di Renzo Montagnoli

 

Ammetto che mai sarei andato a Lendinara (RO) se non fosse stato per la cerimonia, fissata al 15 dicembre, della consegna dei premi della sesta edizione del Premio Letterario Internazionale “L'arcobaleno della vita”, concorso organizzato con ferrea volontà e tanta dedizione da Gloria Venturini, probabilmente più conosciuta come valida poetessa.

L'intenzione era di fare una vera e propria gita, con pranzo a Lendinara, breve visita del luogo e infine ritiro del premio per il secondo posto nella Sezione sillogi inedite di una mia selezione di 8 Canti celtici, quando ancora questi erano nel complesso in gestazione.

Purtroppo ho saltato il pranzo, perché l'incontro strada facendo con un trasporto eccezionale mi ha causato un ritardo di oltre un'ora. Comunque non sono morto di fame, ma ho dovuto ripiegare su due paste e un cappuccino.

Sono anche riuscito a fare un breve giro per Lendinara, graziosa cittadina dove sono presenti ancora i segni del dominio veneziano, con un piccolo, ma assai bello centro storico.

Nel pomeriggio sono andato a questa cerimonia, tenutasi nel restaurato e, peraltro da poco inaugurato, teatro Ballarin, un'elegante costruzione del XIX secolo.

Li ho conosciuto di persona Gloria Venturini, un autentico furetto tanto era indaffarata affinché tutto procedesse per il meglio, e così è stato. Infatti, pur non mancando un tocco di classe, si è respirata un'aria quasi familiare, grazie anche alla semplicità propositiva degli organizzatori. Non sono mancati intermezzi musicali, ad opera di un bravo fisarmonicista e di un altrettanto valido flautista; i racconti vincitori sono stati letti da una coppia di attori, cosi come tutte le poesie classificatesi nei primi cinque posti.  Per le sillogi invece di ognuna delle prime cinque classificate è stato letto solo un componimento poetico e devo dire che mi ha fatto impressione, addirittura mi ha commosso, la lettura di Canto celtico, ben ritmato e scandito da una brava e giovane attrice.

Infine mi è stata consegnata una pergamena, con le motivazioni del piazzamento ottenuto, e  una targa veramente bella, incorniciata così da formare un quadro.

Quello che però mi ha fatto più piacere è stata la presenza di tanti giovani in concorso, perché questi rappresentano il futuro e vedere la loro passione, il loro interesse lascia adito a qualche speranza, nonostante tutto il brutto che ci circonda. Era molto più giovane Mattia De Poli che mi ha preceduto con “Cantico”, una silloge veramente stupenda e che ha meritato senz'altro il primo posto.

Quindi, a chi può essere interessato, consiglio vivamente di partecipare a questo concorso, ben organizzato e soprattutto serio. All'edizione 2006 hanno concorso 1.817 opere presentate da 915 autori provenienti da tutta l'Italia e anche dalla Francia, dalla Germania, dalla Spagna, dalla Svizzera e perfino dall'Australia e dal Canada. Sarà mia cura, quando uscirà, pubblicare il bando per l'edizione 2008.

 

 

 

 

 

 
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