Una gita a Lendinara
di Renzo Montagnoli
Ammetto che mai sarei
andato a Lendinara (RO) se non fosse stato per
la cerimonia, fissata al 15 dicembre, della consegna dei premi della sesta
edizione del Premio Letterario Internazionale “L'arcobaleno della vita”,
concorso organizzato con ferrea volontà e tanta dedizione da Gloria Venturini, probabilmente più conosciuta come valida
poetessa.
L'intenzione era di fare una vera e
propria gita, con pranzo a Lendinara, breve visita
del luogo e infine ritiro del premio per il secondo posto nella Sezione sillogi
inedite di una mia selezione di 8 Canti celtici, quando ancora questi erano nel
complesso in gestazione.
Purtroppo ho saltato il pranzo,
perché l'incontro strada facendo con un trasporto eccezionale mi ha causato un
ritardo di oltre un'ora. Comunque non sono morto di fame, ma ho dovuto
ripiegare su due paste e un cappuccino.
Sono anche riuscito a fare un breve
giro per Lendinara, graziosa cittadina dove sono
presenti ancora i segni del dominio veneziano, con un piccolo, ma assai bello
centro storico.
Nel pomeriggio sono andato a questa
cerimonia, tenutasi nel restaurato e, peraltro da poco inaugurato, teatro Ballarin, un'elegante costruzione del XIX secolo.
Li ho conosciuto di persona Gloria Venturini, un autentico furetto tanto era indaffarata
affinché tutto procedesse per il meglio, e così è stato. Infatti, pur non
mancando un tocco di classe, si è respirata un'aria quasi familiare, grazie
anche alla semplicità propositiva degli organizzatori. Non sono mancati
intermezzi musicali, ad opera di un bravo
fisarmonicista e di un altrettanto valido flautista; i racconti vincitori sono
stati letti da una coppia di attori, cosi come tutte le poesie classificatesi
nei primi cinque posti. Per le sillogi
invece di ognuna delle prime cinque classificate è stato letto solo un
componimento poetico e devo dire che mi ha fatto impressione, addirittura mi ha
commosso, la lettura di Canto celtico, ben ritmato e scandito da una brava e
giovane attrice.
Infine mi è stata consegnata una
pergamena, con le motivazioni del piazzamento ottenuto, e una targa veramente bella,
incorniciata così da formare un quadro.
Quello che però mi ha fatto più
piacere è stata la presenza di tanti giovani in concorso, perché questi rappresentano
il futuro e vedere la loro passione, il loro interesse lascia adito a qualche
speranza, nonostante tutto il brutto che ci circonda. Era molto più giovane
Mattia De Poli che mi ha preceduto con “Cantico”, una silloge veramente
stupenda e che ha meritato senz'altro il primo posto.
Quindi, a chi può essere interessato,
consiglio vivamente di partecipare a questo concorso, ben organizzato e
soprattutto serio. All'edizione 2006 hanno concorso 1.817 opere presentate da
915 autori provenienti da tutta l'Italia e anche dalla
Francia, dalla Germania, dalla Spagna, dalla Svizzera e perfino
dall'Australia e dal Canada. Sarà mia cura, quando uscirà, pubblicare il bando
per l'edizione 2008.