Il risultato elettorale
Lungi
dal voler fare una valutazione politica del risultato elettorale (i
professionisti tramite i media si diletteranno nei
prossimi giorni a disquisizioni più o meno serie, da cui inevitabilmente
sortirà che nessuno ha perso) mi preme invece effettuare alcune riflessioni su
alcuni elementi tipici di questo evento.
Vittoria
risicata
E'
indubbio che la nuova legge elettorale presenta delle manchevolezze tali da
rendere impossibili risultati di più ampia portata e del resto penso che sia
stata introdotta nel timore di una vittoria certa dell'opposizione, al fine di
renderla di poco conto e di creare uno stato di instabilità nella gestione del
paese.
Exit
pool
A
meno di non pensare a un grossolano errore nelle campionature della Nexus si evince che molti hanno reso una dichiarazione di
voto diversa da quella segnata sulle schede elettorali. E' preoccupante questo
dato che probabilmente ha contrassegnato solo gli elementi di campione che
hanno dato effettivamente la loro preferenza per il centrodestra.
I
motivi possono essere i più vari, anche se, ad esempio, non mi sembra credibile
che abbiano mentito all'intervistatore nel timore di eventuali ritorsioni. Proprio
per questo emerge invece una sorta di pudore a voler dichiarare pubblicamente
una scelta sentita, come se a votare una coalizione, invece dell'altra, ci
fosse di che vergognarsi.
Se
il motivo fosse questo, però, occorre ammettere che
esistono nel nostro paese persone, non poche, che non hanno il benché minimo
coraggio delle proprie azioni, anche quando queste dovrebbero far parte di un
senso civico e democratico che con più di sessanta anni di libertà dovrebbe
ormai
essere ben radicato.
Il
dichiarare una cosa e farne un'altra non depone a favore della maturità di un
popolo, anzi ne svilisce l'essenza, ne provoca la divisione e appunto questo
risultato elettorale vede il nostro paese ripartito esattamente in due metà,
che non può portare a nulla di buono.
In
questo momento i gravi problemi economici e strutturali che corrodono l'Italia
hanno bisogno di un'unità di intenti, di una coesione che, purtroppo, almeno
dalle urne non è emersa.