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  Editoriali  »  Il risultato elettorale 11/04/2006
 

Il risultato elettorale

 

Lungi dal voler fare una valutazione politica del risultato elettorale (i professionisti tramite i media si diletteranno nei prossimi giorni a disquisizioni più o meno serie, da cui inevitabilmente sortirà che nessuno ha perso) mi preme invece effettuare alcune riflessioni su alcuni elementi tipici di questo evento.

 

Vittoria risicata

E' indubbio che la nuova legge elettorale presenta delle manchevolezze tali da rendere impossibili risultati di più ampia portata e del resto penso che sia stata introdotta nel timore di una vittoria certa dell'opposizione, al fine di renderla di poco conto e di creare uno stato di instabilità nella gestione del paese.

 

Exit pool

A meno di non pensare a un grossolano errore nelle campionature della Nexus si evince che molti hanno reso una dichiarazione di voto diversa da quella segnata sulle schede elettorali. E' preoccupante questo dato che probabilmente ha contrassegnato solo gli elementi di campione che hanno dato effettivamente la loro preferenza per il centrodestra.

I motivi possono essere i più vari, anche se, ad esempio, non mi sembra credibile che abbiano mentito all'intervistatore nel timore di eventuali ritorsioni. Proprio per questo emerge invece una sorta di pudore a voler dichiarare pubblicamente una scelta sentita, come se a votare una coalizione, invece dell'altra, ci fosse di che vergognarsi.

Se il motivo fosse questo, però, occorre ammettere che esistono nel nostro paese persone, non poche, che non hanno il benché minimo coraggio delle proprie azioni, anche quando queste dovrebbero far parte di un senso civico e democratico che con più di sessanta anni di libertà dovrebbe

ormai essere ben radicato.

Il dichiarare una cosa e farne un'altra non depone a favore della maturità di un popolo, anzi ne svilisce l'essenza, ne provoca la divisione e appunto questo risultato elettorale vede il nostro paese ripartito esattamente in due metà, che non può portare a nulla di buono.

In questo momento i gravi problemi economici e strutturali che corrodono l'Italia hanno bisogno di un'unità di intenti, di una coesione che, purtroppo, almeno dalle urne non è emersa.

 
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