Area riservata

Ricerca  
 
Siti amici  
 
Cookies Policy  
 
Diritti d'autore  
 
Biografia  
 
Canti celtici  
 
Il cerchio infinito  
 
News  
 
Bell'Italia  
 
Poesie  
 
Racconti  
 
Scritti di altri autori  
 
Editoriali  
 
Recensioni  
 
Letteratura  
 
Freschi di stampa  
 
Intervista all'autore  
 
Libri e interviste  
 
Il mondo dell'editoria  
 
Fotografie  
 
 
 

  Editoriali  »  Colloquio a due, fra spirito e sostanza, di Lorenzo Russo 06/05/2010
 

Colloquio a due, tra spirito e sostanza

di Lorenzo Russo

 

 

Spirito: :

 

Ti vedo un po' abbattuto!

Sostanza:

Ti meraviglia, quando sono costretto continuamente a strapazzare le mie possibilità fisiche.

Spirito:

Cerco sempre di avvisarti d'essere più prudente, ma tu non mi ascolti.

Sostanza:

Perché dovrei farlo, quando so benissimo che cosa intendi dirmi, di vivere in terra come un eremita.

Spirito:

L'eremita non si stanca mai, al contrario, la febbre della ricerca della verità lo prende talmente, da rimanere sempre giovane e attivo.

Sostanza:

Ed io, che ruolo ho da assumere?

Spirito:

Nessun ruolo, tu sei soltanto un ritratto nel quale poterti riconoscere alla tua maniera.

Sostanza

Non offendermi! Non sai com'ero bello e attraente quando ero giovane, tutte le ragazze erano impazzite di me.

Spirito:

Adesso, però, non ti guarda più nessuna, questo è il prezzo della tua vanità e superficialità che ti hanno portato a venerare il Dio in terra.

Non hai paura di finire definitivamente con la morte, mentre io invece posso riapparire a nuove forme di vita, perché sono eterno?

Sostanza:

Ho avuto anch'io i momenti di fortuna. A pensarci bene, non posso che esserne soddisfatto.

Spirito:

Tu sai, però, che un giorno la tua fine arriverà, perché non hai compreso di seguirmi.

Sostanza:

Che vantaggio mi porterebbe l'unione con te?

Spirito:

L'unione con l'origine, il che significa di ritornare a casa dal Padre Creatore.

Sostanza:

E se io non volessi?

Spirito:

Allora rimarresti sempre qui a calpestare i più deboli e a essere calpestato dai più forti.

Sostanza:

Mi rendi curioso sulla tua identità. Chi sei tu?

Spirito:

La forza che aiuta le anime che sono alla ricerca dell'unione o che potrebbero un giorno mettersi alla ricerca.

Sostanza:

Come potrei raggiungerti?

Spirito:

Liberandoti di ogni piacere che t'indebolisce, solo allora potresti trovarmi.

Sostanza:

E dove ti trovo, dentro o fuori di me?

Spirito:

Nello spirito non esiste un dentro o un fuori, in lui rimane tutto invariabile, perché lui è l'originale.

Sostanza:

Va bene, sono d'accordo, ci proverò.

Spirito:

Non è sufficiente. Devi prendere una decisione precisa, crederci e agire.

Sostanza:

Vorrebbe dire, agire da cieco?

Spirito:

Ebbene qui, è la differenza. Tu vuoi vedere le cose, invece di sentirle in te e poi agire di conseguenza.

Sostanza:

Che cosa posso farci, sono fatto così.

Spirito

Potresti pretendere di vedere un po' di meno e sentirti un po' di più.

Sostanza:

Ah, va bene anche così! Devo, però,  perdere tutto ciò che mi è conosciuto e caro?

Spirito:

No, il momento della perdita arriverà con l'assunzione delle nuove scoperte. Sarà il momento dove la accetterai spontaneamente, anzi la pretenderai.

Sostanza:

Adagio, adagio, incomincio a capire, chi sei tu.

Spirito:

Chi sono io, allora?

Sostanza:

Mio padre e fratello, creati per la mia salvezza.

Spirito:

Va bene. Allora, finalmente incominci a riconoscerti, figlio, fratello.

Sostanza:

Sì, ora comprendo, che senza di te non sarei neanche qui a vivere.

Spirito:

È proprio così.

Sostanza:

Io sarei, però, sotto di te.

Spirito:

Soltanto fino a quando non mi avrai riconosciuto.

Sostanza:

Come? Che cosa vuol significare di nuovo tutto ciò?

Spirito:

... che tu devi riconoscere la tua vera natura, il che significa il riconoscimento delle tue forze creative sane che tengono il tutto in te in equilibrio, come in cielo così in terra, fino alla fine.

Sostanza:

Perché non sono io lo spirito e tu la materia?

Spirito:

Perché non cambierebbe nulla, dato che siamo da sempre un'unità.

Sostanza:

Com'è difficile tornare a casa!

Spirito:

Anche per me, senza averti convertito.

 

Riferito agli uomini, significa, che quando una persona non riesce a tirare dalla sua parte un'altra persona, con la quale è in rapporto d'interesse o affettivo, deve contare con una resistenza e pressioni in sé, le quali potrebbero arrivare fino a creare un'inversione del suo atteggiamento.

Nella scelta tra il bene e il male capita abbastanza spesso all'uomo, di mutare i propri principi, non soltanto per comodità o opportunismo, bensì perché gli manca la visione chiara e precisa di loro. Egli procede sempre a tentoni, causato dalla sua permanente limitatezza concettuale e sensitiva.

È più facile per lo spirito, scendere al livello della materia (infine è un suo prodotto), soprattutto quando è attirato da un grande interesse, da volerlo appagare. Egli agisce come un attore, capace di presentarsi in diversi ruoli.

Per la materia, invece, è difficile elevarsi al livello dello spirito.

Potrebbe accadere, di aver valutato male i suoi meriti e le sue possibilità, e alla fine fallire.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
©2006 ArteInsieme, « 014055088 »