Sara
Sara, la
mia bambola
aveva gli occhi verdi
i capelli lunghi e neri.
Inseparabile amica
giocavo e raccontavo
il mio mondo i sogni.
Con lei libravo libera
sulle acque dello spirito
e speranzosa sui prati,
attendendo l'amore.
Al chiaro di luna scrivevo e
sognavo, sognavo, sognavo
la bellezza, poesia e calore.
Un giorno uno zingaro
vestito da principe rubò
per invidia e capriccio
la bambola con inganno.
La cercai.
la cercai.
la cercai disperatamente.
Lacrime, gli occhi grondavano,
che affondarono nella terra
ed ora sussurrarono al cuore
parole di perdono e d'amore.
No! Gridai disperata.
Sara la bambola è mia
nessuno la può portare via!
Il tempo e la grazia mitigarono
il dolore con l'aiuto della Poesia
Ed ora perdono e amore
vivono nel cuore bambino.
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