Che
fine fanno
di
Angela Caccia
Che
fine fanno
gli
amori abbandonati
l’affetto
verso le cose
le
amicizie un po’ ventrali
così
irrimediabilmente perdute
ci
sarà -nel corpo
da
qualche parte- un cimitero
di
morti innocenti o una sorta
di
cellario per stampelle usate
e
ormai accatastate
ci
sarà un pezzo ristretto di
cielo
che s’apre d’improvviso
a
gabbiani feriti con ali riparate
o
il tratto di una strada che
si
intravede
ma
solo guardando a ritroso
e
un fantasma che vagola
dispettoso
da un argine all’altro
ci
sarai anche tu che
portavi
la tramontana da fuori,
e
ghiacciavi le parole –accucciate,
nella
bocca, tra loro- e m’abbracciavi,
semplicemente
m’abbracciavi,
il
tuo freddo al mio calore
perché
fossimo in due
a
reggere l’inverno dai vetri
da
Piccoli
forse (LietoColle, 2017)
|