Arno
Come è liscia l'acqua alla pescaia
e quale vorticoso andare
dopo il dislivello!
Si perde lo sguardo
nel
turbinio ambrato,
spumeggia la rombante corsa.
Nel mulinello vedo la potenza.
Mi attrae
e mi impaurisce questa forza
e immergo il mio pensiero dentro te.
Qualcuno
a un tratto
alla
sponda mi riporta
per una indicazione
o forse una parola,
sorride e con passo leggero se ne va.
Ed io su te ritorno con il cuore
di nuovo presa dal possente canto.
Nel fragore riposo ancora un poco,
penso alla vita che ti porti dentro.
Passeranno incolumi
questi esseri guizzanti?
Quale pena li afferrerà nel gorgo?
Forse non sanno
che
oltre quella rapida
troveranno di nuovo acqua liscia
e finalmente
riposante.