In
ricordo di Oriana Fallaci
di
Danila Oppio
Chi
ama un uomo
Ne
ama anche i difetti
Che
gli stanno incollati
Come
fastidiosi insetti.
E
lei lo amava
Il
suo Panagulis
Lo
amava
Non
volendolo ferire
pur
se lui
La
faceva soffrire.
Ne
amava le colpe
Bugie,
miserie e volgarità
Bruttezze,
contraddizioni
Il
suo corpo non perfetto
La
sua caparbietà.
E
lo disse, lo scrisse
Nel
suo libro Un uomo
E
ne dipinse il ritratto
Di
quell’amante guerriero
Rivoluzionario
e poeta
Dal
giusto pensiero.
Alekos,
morto di libertà.
Terribile
dolore
Attraversò
di Oriana
L’anima,
pur se lei diceva
Che
all’anima, da atea
non
credeva.
Ed
ora, nell’eternità
hanno
ritrovato
Il
loro bambino
Di
cui Oriana scrisse
Non
essere mai nato.
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