La
nuova via Marina
di
Salvatore Armando Santoro
Che
tristezza,
che
tristezza amore mio,
ti
rivedo col tuo sole risplendente,
coi
viali verdeggianti,
con
i fiori nelle aiuole rinnovate,
con
le palme e gli oleandri rigogliosi,
con
la gente che passeggia come un tempo,
con
gli amici che viaggiano a braccetto
o
riposano seduti a una panchina
discorrendo
degli affari d’ogni giorno.
Che
tristezza a star lontano
e
che gioia pulsa in cuore
rivedendo
questa via, tutta quanta ricostruita,
coi
lampioni illuminati, che accarezzano la notte,
appoggiati
alla ringhiera
che
non è stata cambiata ma soltanto rinnovata
ed
il mar che rumoreggia e biancheggia sopra i sassi.
Che
tristezza, o mia città,
a
fissare il tuo via vai sulla nuova Via Marina,
con
le auto colorate che mi sembrano sfrecciare
e
la gente sorridente che felice vedo e sento
rumorosamente
andare.
Sullo
schermo t’ho fissata,
amor
mio non t’ho scordata;
mi
sembra anzi di sognare
e
mi sento riabbracciare
da
un amico che ho lasciato,
che
a un tratto m’è riapparso
e
felice m’ha chiamato.
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