TI AMO
Ti amo
senso di
Venere
che mi hai
reso la vita
a piccole
gocce
su un
sentiero
lastricato di
polline mai raccolto.
Non so se conosco
il tuo
passato
nella ragione
dei silenzi
e di
taciti sorrisi
che
implorano
altrui
emozioni.
Senza perché
ho ritrovato
le mani di
un ricordo bambino
che
accarezzano di nuovo
i capelli
sciolti
di un volto
che amavi.
A poco per te
è servito
il presente
della tua
ultima musa
che ci ha
illuso spietata
il ritorno
ad antichi trascorsi.
Ogni cosa
è valsa
per me
quell'amore che ignaro
ci ha
illuso spietato
di poter
stringere a noi
quel che
eravamo.
Ti amo
per avermi
amata fra le braccia di quel dio
che ci ha
incontrato
che ci ha
insegnato
e che ti
prego
seguirai ancora.
(da “Voglio che dio mi mostri il suo
volto", 2003 – Edizioni Il Foglio)
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