A
mio nonno
di
Gavino Puggioni
Quando
mi raccontavi
le
tue storielle
con
me nel tuo grembo assiso,
ricordi
quanti giochi e scherzi
ti
facevo e marachelle?
Ricordi
la mia manina
sulla
tua, enorme e callosa,
atta
i campi a lavorar
e
con la zappa a sollevar
la
terra divina?
Quando
tu dal lavoro
stanco
e sudato tornavi
io
incontro ti venivo,
mentre
tu mi accarezzavi
e
nelle tue braccia mi stringevi.
Non
ti ho più
nonnino
caro
ed
un altro averne non posso.
Ora
tu giaci in un umido fosso
mentre
io ancora ti ricordo e piango.
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