Così
intrisa di terra
di
Mariangela De Togni
Che
spazio immenso
è
il mare.
Respiro
il sapore liquido
dell’aurora
nell’ala
sottile del vento
che
sfiora gli archi
del
chiostro
all’ombra
della luna
e
ascolto il sussurro
del
respiro
tra
i rami spogli
d’autunno.
Così
intrisa di terra
col
pensiero rivestito
del
saio della solitudine
salmodiando
la notte
sola.
Giochi
di fiamma
il
sole accende
sulle
vetrate antiche
della
chiesa solitaria
nel
muto colore
aperto
su risacche rosa
per
il profumo
stillato
alle polveri
che
il tempo non cancella.
Da Si
può suonare un notturno su un flauto di grondaie? (Fara, 2016)
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