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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Eredità, di Danila Oppio 15/03/2019
 
Eredità

di Danila Oppio



Nel nostro totale eppur vivo isolamento,

siam pur uniti come boschivi alberi.

I rami s’abbracciano, le invisibili radici

tra loro avvinte, cercano nutrimento

del sottosuolo le celate ricchezze.

Le foglie cadute in stagione autunnale,

tra loro confuse, ricamano tappeti fruscianti

sotto, degli uomini, i passi pesanti.

Funghi e vermi ciberanno, marcescenti,

e altri giovani alberi dai semi germogliati.

Distese a terra come soldatini al fronte.

staccate dalle nostre propaggini sfibrate.

Sotto le nostre antiche e stanche fronde

nasceranno nuovi esseri e opere feconde

Come schiumose e inarrestabili onde

e nuove vite giungeranno alle sponde.

Nella nostra totale eppur viva solitudine

il cui destino è l’indesiderata morte,

il nostro futuro è dell’umanità la sorte

che si spera preservi ogni nostra eredità.


 
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