Nel
fondaco di via S.Gregorio Armeno
di
Cristina Bove
Sotto
le case di ringhiera
la porta nera della casastalla
nera
come i cavalli col pennacchio
e nero il cocchio
versione
funeraria della zucca
lanterne affumicate e croci d’oro
il
tiro a quattro per i morti ricchi
nell’ombra
una scaletta
portava all’ammezzato
_ci dormivano
figli e genitori_
unica presa d’aria
una finestra
cupa, a mezzaluna
ricavata nell’arco del frontone
da
cui mi salutava Concettina
l’amichetta con cui si andava a
scuola
scene
da un mondo refrattario al sole
e chi lo visse non esiste
più
ora è un mercato acceso di vetrine
insegne
e bancarelle variegate
ma sul balcone al terzo piano
c’è
una donna tra i fili che si sporge
e d’improvviso è
l’ombra di mia nonna
che mi saluta mentre stende i panni
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