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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  L'uomo di Dio, di Andrea Biondi 04/05/2019
 
L’uomo di Dio

di Andrea Biondi



Entra in casa l’uomo di dio.

Siede, poggia le mani al tavolaccio:

un bianco pulviscolo l’avvolge.

Luminoso è il quadrato della finestra:

il mattino entra e porta le parole.

Nel pomeriggio arrostisce una pannocchia,

è molto profumata e piace.

L’insalata cresce, il cane riposa.


È vecchio l’uomo di dio

e con la matita di legno scrive una parola.

Le o fin troppo aperte

chiedono per essere riempite,

l’ondoso movimento suggerisce una buona vita,

la diritta effe dona serenità.

La porta è aperta:

entra il crepuscolo e siede.

Bevono caffè d’orzo, ma non parlano.


L’uomo di dio apre la sacra pagina,

le letterine ben stampate

in lunghe file di solitudine

sembrano strade, vicoli, quartieri.


È una grande casa che dorme l’incipit.

È una distesa di terra nera la bella copertina.

La notte prende le mani,

fa pesante il cuore:

cade in un sogno l’uomo di dio.



Da Le campagne hanno bocche (Fara, 2017)

 
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