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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Popolpollo, di Cristina Bove 25/07/2019
 
Popolpollo

di Cristina bove



le chiocce fanno uova per i ladri
i polli in batteria
non sanno che saranno macellati
e che il mangime
è solo il passaporto per la pentola
nei ricettari han foto di famiglia
i loro morti
uccisi e rosolati



il popolo non sa
d’essere foraggiato a distrazioni
becchettiamo per vivere
le briciole di tutti gli epuloni
dalle catene di montaggio ai danzatori
_i cantastorie ninnano i dormienti_
l’arte ci narcotizza
la bellezza è un richiamo per gli insonni
distrazione dai fatti:
i mari immortalati sulle tele
sono splendide lastre sepolcrali
agli annegati
il coperchio del vaso degli abissi



sottile è il gioco (giogo)
la manovra che ottunde e ci prepara
alla comune sorte



le strategie di premi e di vittorie
ci fanno consenzienti
divoratori onnivori seriali
dei centri commerciali



dove non è la gloria a lusingare
il culto dei vincenti
assidui spettatori degli eroi
sportivi in canottiera sui divani



tutto fa brodo
popoli e galline



la ricerca scientifica
la promessa salvifica dell’eden
ogni mezzo efficace e soporifero
per mantenerci sani e produttori
di vita e morte (anche miracoli)
pensando mal comune mezzo gaudio
a beneficio dei dominatori


 
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