Paese
di
Graziella Cappelli
Mio
murale
nella
volta del cuore.
Vengo
a te
quando
la melanconia
del
ricordo
mi
punge l’Anima.
Eri
il presepe
più
bello
con
la chiesa
sulla
salita
e
una nidiata di case
sul
poggio.
La
ferrovia Firenze-Siena
dove
la littorina
fischiava
alla curva
e
sulla via maestra
le
corriere arrotondate
lapislazzuli.
Di
lato
la
villa delle suore
del
Cottolengo
e
l’infanzia di noi ragazzi
risuonante
in
giardino.
Nella
piana
casolari
sparsi
col
variare di colori
nelle
stagioni.
Poi
la mia casa
fatiscente
la
gioia
di
palleggiare al muro.
Ora
non profumi di beltà
ti
hanno sfigurato …
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