Non
senso
di
Gavino Puggioni
Una
farfalla ha rotto gli argini del mio pensiero
occupando
pareti d’ombra e squarciando
lunghe
ragnatele di domande
La
colomba impaurita ha schiuso le ali
grigio-bianche
e nere andandosi a posare
su
filamenti magici dalla luna
Un
passerotto già sensibile ai primi freddi
mi
ha guardato incredulo perché sognavo
l’infinito
aggrappato ai raggi del sole
Una
croce caduta dal vecchio campanile
reclamava
i suoi dolori al vento
ormai
sparito dietro al canneto vicino al mare
Un
vicolo disadorno con muri scalcinati
e
quattro porte per accogliere una lei e un lui
soli
in cerca di una vita svanita nel nulla
Gli
occhi di un bambino anche lui solo
dietro
i vetri bombardati del nostro mondo
che
cede, che cade….sempre più giù
Ma
ecco una luce! Quella del tramonto
che
non ha sussulti, solo colori
e
l’umanità assuefatta nel suo grembo
E
il tempo sopra l’anima
in
un abbraccio immortale
privo
di suoni
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