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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Pensieri spazzati dal vento, di Danila Oppio 06/01/2020
 
Pensieri spazzati dal vento

di Danila Oppio



La tristezza della giornata si spense,

e mentre l’oscurità illuminava le stelle,

accesi una sigaretta, e buttai fuori

i miei strampalati pensieri

con la nuvola azzurrognola di fumo

che mi aleggiava intorno svanendo.

E ogni parte di me m’attraversò la vita,

nella quale scavavo cunicoli per non morire

pensando che la luce più vivida

spesso appare in fondo alle tenebre.

Fino a che non nacque Leon,

che divenne la mia molletta da bucato

per appendere il cielo, come fosse

un lenzuolo color cobalto

a sventolare allegro nel vento.

La tristezza della giornata si riaccese

immersa nella lettura dei giornali

che piantavano menzogne nello stupido intento

di far germogliare una nuova falsa Storia.

Ci sono verità che ne sostituiscono altre

e spingono il tempo ad avvolgersi

su se stesso per poi venire spazzato

via, molto lontano, da un vento smemorato.

Vivo così in questo mio mondo interiore

che sfugge al tempo e alla morte.

In questi giorni d’oscurità

chiudo le palpebre pesanti come piombo

e mi avvolgo in un bozzolo

come fosse una trapunta invernale.

Leggo le verità più profonde

dell’animo umano, oppure scopro ipocrisie.

So che domani mi sveglierò

portando con me lo spavento

dei miei frequenti incubi notturni

ma il sole sorgerà nuovamente

gettando ombre che staccherò

dai marciapiedi, per farne abiti nuovi.

E arrederò la mente, come una vuota stanza,

coi miei ricordi un po’ nostalgici.

Mahmud Darwish scrisse un pensiero

che mi risuona dentro:

Ho camminato abbastanza a lungo

per sapere dove comincia l’autunno”.

Credo di aver percorso anch’io

tutto quel camminare senza soste

nei sentieri a volte impervi

della mia lunga esistenza.

Vita e morte si appartengono

E non devono spaventarci,

entrambe fanno parte dell’eternità

che rassomiglia un poco

al fondersi del colore tra cielo e mare.

Accendo un’altra sigaretta

e riprendo con pazienza a districare

quei fili ingarbugliati nella mente.

Possibile che gli esseri umani

Siano solo un gomitolo di menzogne?

Ma ne trovo uno, che primeggia sugli altri

lo afferro e porta inciso un nome:

Speranza.


 
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