Parlami
di
Aurelio Zucchi
Quando
vedi la luna maculata,
palla
tra palle di nubi antracite,
distante
da me oltre il normale,
parlami
perché ne ho bisogno.
Se
il mare più non risponde
al
minimo accenno di un abbraccio
o
l’alba tradisce il suo migliore intento,
parlami
perché voglio ascoltarti.
Guardando
il nostro luna park,
non
arriverà la musica del gioco
o
lo schiamazzo di un bambino re.
Sono
io che ho spento tutto.
Ho
consumato notti promettenti,
le
ho imbrattate di colori assurdi.
Ho
cadenzato stelle al mio capriccio
e
ora, credo, è meglio non guardarle.
Ho
spinto il cuore in un dirupo
e
adesso cerco di recuperarlo
mentre
freddo, pioggia e vento
fanno
di tutto per scoraggiarmi.
*
Fiorino d’argento alla XXXVII Edizione del Premio Firenze -
Sezione poesia inedita (2019)
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