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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  MIODIO, di Fabrizio Manini 04/05/2007
 

 

MIODIO

 

 

Mi odio.

Neanche ho trattenuto

una lacrima di bambino.

Per appagarmi di voi

ho potuto il niente.

Distese membra nell'ebano

è l'estrema immagine.

Il vostro passaggio

dirà un sigillo trino.

Del tempo che cresce

non vedrò le offese.

 

Mio dio.

Forse è te che odio.

Eccomi,

di nuovo e ancora qui

a rinnegarti,

ultima adesso,

fra i passi di giganti

che inclinano il volo

al più basso abbraccio,

solo so dirti in sorte

altra ventura non darò.

 

Voglio che tu dio

mi mostri il tuo volto

che muto contempla

occhi di grazia

strappati puri

all'innocenza dei petali,

voglio guardarti in faccia

per maledirti

all'altare di un tumulo

nel sussurro velato

dello stesso dono.

 

 
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