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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Il ragionier Cipolla, di Michael Santhers 28/05/2020
 
Il ragionier Cipolla

di Michael Santhers



Una vita fatta di numeri
numeri che avevano divorato la sua fantasia



Ogni evasione gli sembrava un'errore



Aveva un unico diversivo
che spesso gli sembrava una colpa
il sabato mattina andava a pesca
ma anche qui c'erano i numeri
numeri di pesci sfuggiti,abboccati
peso specifico,calcoli di probabilità



Lo chiamavano il ragionier cipolla
per quel velo che si formava sui capelli
unti di uno strano intruglio
di un'antica ricetta



Aveva il viso tondo e liscio
proprio come una cipolla



Una mattina d'un autunno di nebbia
mentre lanciava,l'amo
si impigliò ad un ramo all'indietro
e con i piedi nel fiume scivolò
mentre i pesci curiosi gli danzavano intorno



Non fu mai più trovato anche perchè il mare
non era molto lontano



Ogni tanto su quella sponda c'è un mazzo di fiori
che nessuno ha visto mai posare



Qualcuno dice sia una donna che ravviva il ricordo
chi un cane, chi addirittura un pesce sfuggito a quell'amo



Io l'altro giorno ho incontrato uno che sosteneva
che più volte in quel posto aveva sentito contare



Di certo quella morte ebbe bisogno di numeri
i carabinieri misurarono la profondità dell'acqua
i passi all'indietro per la rincorsa del lancio
la lunghezza del filo, il tempo dell'agonia


Da Un Temporale Acclamato Con Nuvole Dirottate


 
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