Una
casa
di
Piera Maria Chessa
C’è
una casa, poco oltre il quartiere,
che si affaccia sui campi.
In
realtà son due muri soltanto
tutto ciò che poi
resta,
le orme e i mattoni di fango.
E’ avvolta
dall’erba ora alta,
dall’ombra di un albero
e
di chi vi trascorse la vita.
Vi
passo vicino al mattino
con Argo, il mio cane.
Lui si
accosta, poi annusa,
e sembra cercare un mondo lontano
che
un tempo aveva un suo senso
tra quelle due mura.
Immagino
senta il profumo del legno,
dei vecchi il cui sigaro è
spento da tanto,
dei bimbi che forse lì dentro son
nati,
di mamme stremate e felici
di tener tra le braccia la
vita.
Visioni
pensieri e profumi
nel pensare al passato
di una casa che
oggi si regge soltanto
sul sostegno di tre pali addossati
e
forse del nostro rimpianto.
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