La
magia della montagna
di
Tiziana Monari
E
nel buio della notte si svela la magia della montagna
crode
nere sotto le stelle
luci
dei masi alti
i
giganti che diventano banchisa
cattedrali,
capolinea, leggende
la
valle sembra spaccarsi in due
mentre
la muraglia delle vecchie case a filo d’argine
segna
una linea d’ombra nel vento
le
montagne fanno l’amore con il cielo
levitano
tra le stelle
sporgono
dalla dorsale, sulle scarpate fitte di boscaglia
fluttuano
nelle foschia
si
adagiano su manti di neve candida
accarezzano
orme di lupi
gnomi
tessitori, fili di ragno ed eserciti di fate.
Poi
il trillo dell’alba colora le foreste di felci
di
ombrellifere, di rampicanti
in
controluce al primo sole
sotto
un cielo blu genziana
spuntano
lievi i larici ,le orme dei camosci
l’humus
dei millenni, lo zoccolo di rosso porfido
davanti
all’immenso mi abbandono alla nostalgia, al brivido del tempo
mi
concedo alle carezze del sole
alla
vista dei rododendri che spuntano di soppiatto dalle rocce
e
nel silenzio vago che si appiglia al cuore
lieve
s’accampa in gola
la
bellezza effimera della vita.
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