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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Ombre, di Luigi Panzardi 16/09/2020
 
Ombre

di Luigi Panzardi




Tornano a volte inattese ombre brune
impastate di vecchi pensieri.
Tornano in irta onda informe
che l'animo ingroppa
smarriti i sensi delle stagioni.
Il gioco maligno dei cattivi ricordi,
ignei gastrici riflussi ricorrenti,
sobilla il cuscino sul quale s'agita il capo.
Appaiono croste d'argilla d'una calanca
e nella notte di plenilunio
l'aquilone quadricromo
che vola senza filo
innalzandosi sicuro di sé.
A esso non ha nulla da dire il mare scuro
che sbatte ancora contro l'anziana sponda
esausta scarnificata dal monotono canto.
Lontano sembra d'un faro fittizio
il guizzo spavaldo di luce improvvisa.
L'approdo è la strada fino alla collina
che ha la cima appesa al vuoto della notte
per andare a veder morire una stella
e a inseguire i nostri spiccioli di giorni
risucchiati da una immensa ombra nera.
 




 
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