La
nave dei ricordi
di
Nino Silenzi
Sento
gemere il mare
sferzato
dal ruvido vento
in
questa notte senza stelle.
È
il vento delle tempeste
che
stride minaccioso
e,
mano invisibile e cruda,
sospinge
la nave dei ricordi
col
suo carico prezioso e inutile
sulle
onde infuriate della vita
contro
pericoli infidi e temuti.
Come
un coltello che sventra
un
agnello, lacera lo scoglio
la
chiglia e squarta la stiva.
Come
viscere calde e frementi,
ricordi
lontani - perle gemme
oro
seta spezie pozioni velenose -
si
sparpagliano sull'acqua che ruggisce.
Qualche
lacrima, molti sospiri,
qualche
sorriso, poi tutto finisce
nel
gorgo dell'oblio.
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