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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Casa natia di Patrizio Spinelli 22/02/2006
 

Non riesco
a dimenticarti
mia casa natìa,
lassù
nel fiorito
casolare
in cima
al poggio,
fra due cipressi
e la rigogliosa
acacia,
vecchi compagni
di solitudine
e d'innocenti
svaghi.
Appena spuntano
i raggi del sole
corrono subito
a baciarti
e i venti
fischiano
ancora
dentro
i tuoi neri camini,
come nelle cupe
notti senza luna,
dei ricordi.
Fra le tue mura
ho denudato
la mia anima
di ragazzo.
Fra le tue mura
sono stato
coccolato
negli affetti,
nei bisogni,
ho cesellato
giovanili
e impossibili
sogni.
Ogni volta
che ti rivedo,
riapro la porta
delle rimembranze,
e d'immutato
aspetto
intravedo
care lontananze.
Vibrano
le corde del cuore
come al cospetto
d'un amore ritrovato

 

 
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