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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  I fiordalisi, di Tiziana Monari 07/06/2021
 
I fiordalisi

di Tiziana Monari



E ti rivedo, madre

la gola chiara, il vestito senza fronzoli

a cogliere l’ultima rosa dal giardino

quando il tramonto si addormentava con voce di pastore

e c’era un suono di campana quasi spento

e lacrime più grandi dei tuoi occhi


e ti ricordo madre nelle sere incupite dal dolore

le foglie dei meli intrecciati dalla brina

i cedri agitati dal vento di ponente

quando ingombra di un’assenza sospingevi l’amore a passo lento

nelle sere azzurre di settembre

tra le vetrine spoglie di negozi accecati dal silenzio


e ti rivedo madre, il volto di madonna

le vene di ghiaccio, i capillari spenti

lassù con i gabbiani tra i coppi di Venezia

a respirare tristezze colorate

le nenie ottuse di giorni senza scampo


e ti ricordo madre nel tuo abitino azzurro

tra i cactus e le agavi del prato

quando facevi la vezzosa

con i tacchi che picchiettavano nel legno

impudicamente bella

volteggiando senza fretta in una balera di periferia.


Sei ancora lì, nello scalpiccio dei passi

nascosta tra fiori di campo ormai appassiti

ora che riposi sulla collina dei ciliegi

la malinconia posata tra le ciglia

l’anima addormentata tra i fiordalisi ed il biancospino


Intorno fantasmi e margherite

e l’ombra della morte a tenerti compagnia.

 
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