Lontano
miglia di pensieri
di
Gavino Puggioni
Mi
cingevo della tua tristezza
spostando
la mia gioia, finta,
su
ali di farfalla
sfuggite
al vento del fuoco
Mi
svuotavo delle mie emozioni
per
essere a te vicino
mentre
un passero solitario
sfuggiva
al suo assassino
Mi
liberavo del tuo abbraccio,
se
per un attimo mi distraevo
per
la cattiveria umana
mentre
la luna s'adombrava
Il
sole mi bruciava
anche
i sentimenti
mentre
la mia barca, nuda, scarrocciava
e
s'inabissava accarezzata dai soliti venti
In
quel mare che io non toccavo,
il
tuo respiro anelando,
quando
il mondo andava a rotoli
e
il desiderio di vita cancellando
Io,
tu, noi e tutti quelli che ci volevano bene,
lontani
miglia di pensieri, arrugginiti,
quando
menti distorte e infami
portavano
fame e sete anche a noi, poveri umani
Non
avevo niente da meditare
non
avevo niente da ascoltare
se
non la musica delle tue parole
che
incantavano le nuvole, anche quelle sole.
E
la pioggia non cadeva
e
la polvere saliva al cielo
mentre
i bambini sull'arsa terra
giocavano
e gridavano – allegria! non c'è più la guerra!
In
questo mondo immondo
affondavo
il mio pensiero
mentre
il vento di maestrale,
libero,
zittiva anche le cicale
Da
Le nuvole non hanno lacrime (Il
Foglio, 2011)
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