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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  L’azzurro di Tiberiade, di Tiziana Monari 27/11/2021
 
L’azzurro di Tiberiade

di Tiziana Monari



E la ricordo quella terra di erba secca e luce

di membra e parole antiche

ritorta dalla speranza, sorda di vizi assurdi

l’aria che profumava di sole

i bimbi dalla fronte bassa e selvaggia

le donne velate che occhieggiavano dalle finestre socchiuse

gli uccelli che si appartavano ad occidente per spiccare il volo


e lo ricordo il deserto

sinuoso serpente

le valli di roccia e ghiaia

le sterpaglie bruciate dall’estate

i nidi sfatti, il languire dell’aria

l’urto della secchia nel pozzo

le zolle violentate dal vento

e su tutto il tuo respiro che riposava nel cielo d’agosto


e nel ricordo ti vedo come in un miracolo

nel sangue delle notti lunghe

camminare sulle acque nell’azzurro di Tiberiade

al battesimo del fiume

nella scabra tristezza del Sinai


e ti sento nel tempo perduto mentre spargi semi di primavera

impigliato tra rami antichi

il tuo sangue che si mescola al dolore di questa terra tribolata

la brezza che fiorisce leggera sotto i tuoi passi


e ti accolgo come un frutto dolce nel cuore

in un prodigio d’alba

nei colori devastanti del tramonto

nelle stelle luminose del deserto

nella lentezza delle ore spietate


solo tu

l’unica speranza in questo mondo di folli

solo tu

mio Dio

Dio di rose e di neve.


(Giordania agosto 2019)

 
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