La
bambina con la valigia
di
Tiziana Monari
a
Egea Haffner
Ed
in questa notte fresca e colma di dolore
mi
affido al buio che si rapprende attorno
al
dolce armistizio dell’onda
che
come me indugia alla battigia
capace
al silenzio
al
convivio della resa
lancio
uno sguardo alla gazza ferma sul crinale
a
spigoli fiacchi d’ombra
alle
forme invisibili delle case
e
lo sento il vento arrotolato sopra ai salici
il
freddo nelle ossa come un tarlo
il
tempo che scioglie le sue membra
stringo
come fosse un amore la valigia di cartone
la
pietra d’alabastro un po' spuntata
Nina
di pezza dagli occhi color cielo
e
fuggo via
traghettando
il mio respiro a nuovi lidi
cercando
un altro mare
che
ancora mi abiti le sponde.
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