Il
nostro noce
di
Nino Silenzi
Quando
il fulmine colpì
il
grosso frondoso noce
piansi.
Smembrato,
coi
rami bruciacchiati,
giaceva
a terra,
insieme
coi nidi delle capinere,
ferito
a morte,
il
nonno dell'orto.
Lo
chiamavamo nonno Peppe,
perché
come lui
severo,
ma buono
e
premuroso.
Protettore
dell'orto
e
degli uccelli,
amico
dei nostri giochi,
ci
regalava frutti da gustare,
strumenti
creativi
nelle
nostre mani.
Le
battaglie con le noci
i
torroni con le noci
i
taralli con le noci
i
carri armati con le noci…
Nonno
Peppe ci scaldò
per
un inverno intero,
fin
oltre la morte
generoso.
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