A
Novembre
di
Claudia Piccinno
Il
bianco tulle ha rivestito
il
cielo di respiri amorfi.
Confuse
stereotipie
disegnano
il quotidiano
ticchettio
di un'abitudine.
Rimpiange
il bozzolo
la
farfalla infreddolita,
cerca
rifugio il moscone
che
per caso ha incrociato
il
mio cammino.
A
novembre mi accade
di
sognare la fioritura
del
mandorlo
e
vedo il suo nettare
effervescente.
Mi
accade quando
il
bianco sfuma in grigio...
e
trapassa inodore
la
corteccia di rami
senza
gemme.
A
novembre si parla coi defunti
si
osserva il rito del ricordo,
la
natura ascolta guardinga
il
mio peregrinare tra le tombe
e
l'upupa ride sommessa.
Lei
lo sa che cerco invano
voci
e volti tra le zolle,
il
suo verso mi dice
di
cercare altrove.
Nella
mia memoria,
nel
mio solito incedere,
nei
pensieri dispersi,
ho
rivisto i miei cari.
Da La
nota irriverente (Il Cuscino di Stelle, 2019)
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