TACCO
di Moreno Marani
Mi
conquista,
quel passeggiare tuo di tacco,
quel andivenire
avanti e indietro,
amplesso senza orgasmo.
Mi
parli con i tacchi
e mi
porti lontano,
cammini ondeggiando
in alto mare la bassa marea,
ed io t'accarezzo col pensiero.
I tuoi
passi…
sorsi d'acqua piovana
che percuotono il tetto,
note fendenti di un tango
d'Astor Piazzolla.
T'offrirei
con i denti una rosa,
ma non sono un tanghero,
forse meglio un narciso
con lui potrai competere.
Mi
seduci la pupilla
ingelosendo il resto del mondo,
magie di un ticchettio
che segna il mio tempo.
Tutto
si placa di sera,
inseguo orme ancora calde di te,
tracce di calze smagliate m'annunciano
č tempo d'amare.