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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  L’uomo che amava le rose, di Tiziana Monari 10/06/2023
 

L´uomo che amava le rose

di Tiziana Monari


a Rocco Chinnici


E feci vuoto dentro

cercando di far posto alla grazia delle rose

allo scivolo di luce su quel bianco,all´onda dei rovi che si infrange

sui tronchi degli ulivi verso il mare


e poi l´aurora all´improvviso

il morbido tessuto del mattino,il sipario lacero del tempo

e Pegaso a cavalcare i mari della luna


scesi le scale difendendomi dal nulla nel sibilo beffardo del grecale

sentendomi sull´orlo dell´abisso

all´ombra di un nemico occulto che divora


l´occhio annegava e si fondeva d´infinito

le rose che sfumavano in argento

scomponevano geometrie fasulle

respirando l´alito del fuoco e delle foglie


ed il boato,la dissonanza, l´ora

il tempo che scavava piano, piano

e quell´album del mondo così scialbo

la smorfia amara delle crepe,la fame oscena di quella bestia immonda.


La trama l´ho capita solo dopo quando il sipario è calato sulla scena

quando si è allungata lisa ai muri la mia sera

orrore,sangue e margherite esplose


ricordo solo il bacio a Caterina

Elvira col pigiama a righe

Giovanni che ascoltava una canzone

i prati con gli anemoni selvatici, una fragranza di menta e di ginestre


Poi sono partito come una scommessa

il giogo sciolto a seguire il cuore

accanto una dissolvenza di farfalle

ed un carico di stelle che addormentava l´ombra della luna

ormai appassita.






 
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