Senza
un domani
di
Claudia Piccinno
I
capelli di mia madre
ragnatele
fuori tempo
sulla
sua spazzola.
Ultima
goccia di profumo
a
condensare memorie
di
un autunno lontano,
lei
ed io
un
diario alla mano.
Nero
il grembiule
azzurro
il fiocco
davanti
lo specchio
mi
consolava.
Tra
spine e gemme
traeva
linfa
il
verde fusto,
l´opaca
rosa,
velluto
senza petali
corolla
solitaria
regina
senza regno
puntura
senza ragno.
S´increspano
ancora
i
capelli di mia madre
acuminate
tracce
del
passato.
Fronde
setose rosso Tiziano
nella
cornice sul corrimano,
più
ambrati i rif lessi della mia chioma
scompigliata
dallo scirocco.
Nitido
il volto
fresco
lo sguardo
dolce
la voce
che
più non suona.
L´amore
sopravvive
al
tempo e allo spazio,
dipana
trame
d´insoluti
nodi,
architettura
di interni
coreografia
del presente.
Senza
un domani.
Da
Implicita
missione (Fara, 2023)
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