Segni
e parole
di
Anna Maria Ercilli
Áncora,
immersa la speranza di rimanere
Berenice,
dalla chioma celeste
Cinabro,
osserva nel colore del sangue, il veleno
Dado,
rotola un lato nel destino, nascosto
Erica,
nome di donna e brùgo selvaggio
Fessura,
degli occhi socchiusi e del mistero
Ghianda,
vive nel nucleo il sapere
Hidalgo,
da lontano arriva un uomo
Immenso,
nellŽaria e nellŽamore il desiderio
Lentamente,
il ritmo per tornare allŽinizio
Miele,
cibo delle minuscole api
Nontiscordardime,
implorazione assoluta di chi lascia
Ocarina,
rossa terra indurita, la saga delle note
Poiana,
volteggia il grido il richiamo
Qui
pro quo, lŽerrore mascherato di malinteso
Rais,
regola la tonnara, rosseggia la morte del tonno
Selva,
madreselva rameggia nuvole odorose
Tamino,
amore e ragione risuonano nel flauto
[incantatore
Uva,
dal libro, al divino, alle pergole dorate
Velatura,
nebbia smorza il suono, vela e solca i miti
[del
mare
Zero,
il nulla, raccoglie lŽassenza e lŽinizio
Da La
porpora delle api (Fara, 2021)