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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Mortamore, di Davide Vaccino 21/09/2007
 

MORTAMORE

di Davide Vaccino

 

Sono sul treno per Mortamore,

capitale al confine con la vita:

nessun bagaglio è consentito

se non è lutto né disincanto.

 

A Mortamore mi fermerò.

 

«Benvenuto a Mortamore,

dove il plurale è proibito

- cita un'insegna - abitanti: uno,

hotel consigliato: Il Crepacuore».

 

A Mortamore c'è una stanza per me.

 

Mortamore

Mortamore

Nell'apatia

non c'è dolore.

 

A Mortamore,

a Mortamore

La rassegnazione

è il male minore.

 

Sono di casa a Mortamore,

nessun nemico, nessun rancore;

verbo ufficiale: il futuro imperfetto;

sport nazionale: il non sperare.

 

Mortamore è la mia città.

 

 
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