MORTAMORE
di Davide Vaccino
Sono sul treno per Mortamore,
capitale al confine con la vita:
nessun bagaglio è consentito
se non è lutto né disincanto.
A Mortamore mi
fermerò.
«Benvenuto a Mortamore,
dove il plurale è proibito
- cita un'insegna -
abitanti: uno,
hotel consigliato: Il Crepacuore».
A Mortamore c'è
una stanza per me.
Mortamore…
Mortamore…
Nell'apatia
non c'è dolore.
A Mortamore,
a Mortamore…
La rassegnazione
è il male minore.
Sono di casa a Mortamore,
nessun nemico, nessun rancore;
verbo ufficiale: il futuro imperfetto;
sport nazionale: il non sperare.
Mortamore è la mia
città.