Bologna
2.8.1980 ore 10,25
di Renato Fedi
Tra lo stridore di ruote sui binari
s'alza
improvviso un boato assassino
e una nera
nube a forma di morte
nasconde alla
vista l'umana ferocia.
Corpi straziati e nastri d'urla dal
vivo
giacciono nel fumo
di bombe vigliacche
d'intorno
non è più l'azzurro del cielo
un pennello
bastardo ha verniciato di rosso.
Una mano che non conosce giustizia
ha premuto
indifferente un bottone
e il
traghetto tra esser vivi o morire
s'è
riempito di vite ancora incompiute.
Non c'è colpa che possa
essere uguale
al
tranciare di netto sogni e speranze
al colpire
di nascosto e portare dolore
è colpa
che non ammette un perdono.