I vecchi
di Milvia Comastri
I vecchi con i denti di
resina,
col tremolio incessante nelle mani,
con gli occhi scoloriti
da giorni di troppa luce
fuggiti come un lampo.
I vecchi dalle fragili
ossa
che basta un soffio per accartocciarle.
I vecchi dalle parole
sbandanti nella nebbia,
discorsi come fili aggrovigliati
dove non c'è più capo.
I vecchi che cullano un
ricordo
fra le braccia sottili,
e sempre quello, come un bambino
che non
è mai cresciuto.
I vecchi sono soli sempre
e ovunque,
crocifissi dal tempo.