Come una quercia
(A mia nonna)
di Gloria Venturini
Solenne e fiera
come la vecchia quercia,
tenevi uniti
i rami della famiglia.
Nell'aria
profumo di lavanda,
s'insinua nei pensieri.
Il cedro
della cassapanca
custodisce
polverose fotografie,
pagine di diario
ingiallite dal tempo,
dimenticate dagli anni.
Nell'aia,
il glicine
ricamava il porticato,
l'edera
decorava il cancello,
e tu, riposavi serena,
aspettando il tramonto.
Con la testa
tra i quaderni di scuola
osservavo la tua immagine,
il continuo lavorio
tra il rammendo
ed i fornelli…
…poi,
improvvisamente
scomparivi,
adagiandoti teneramente
nel velo della sera.
Ardono i
ricordi,
smarriti, alla ricerca
di barlumi d'infanzia,
perduti e stretti
alla tua assenza.
Ancora un
abbraccio
nell'ultima carezza,
anche se il tuo respiro
è nel vento eterno.
Come un ramo,
fragile e solitario,
mi aggrappo a te,
altera quercia
del mio passato.
|