Due soldi
di Gabriele Piretti
Ho due soldi in tasca
di un conio in disuso
due carte in mano
povere di seme
Arranco
ho gli occhi chiusi
impiastrati dal nero
e di fango è il mio terreno
m'inzuppa le scarpe
m'incolla a terra
senza tregua
ho la gola secca
nutrita di polvere
e marmellata di fiele
Se questo è un uomo...
neanche una coperta
a coprire il freddo
a scaldare il cuore
questi denti restii
a farsi guardare
Ho solo un sorriso
ogni tanto
e devo farmelo bastare
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