Le pareti
di Cristina Bove
Le pareti della mia solitudine
hanno pause di quadri
improvvisi schiamazzi di risate
dalle foto che portano indietro
nel tempo che fu
pertinenze di madre e donna forte
che tra le braccia si stringeva amore
e colori rubati nottetempo
quando i sogni rendevano il silenzio
palcoscenico d'arte
Sono come graffiti ora le immagini
hanno colori d'ombra
e gi interstizi
dissimulano crepe nell'intonaco.
Le pareti racchiudono il presente
con finestre tagliate fra i ricordi
mi affaccio trepidante
e vedo il tempo
fermato nella posa di uno scatto
e mi consola
essere ancora nella veglia e ancora
raccogliere di me
dolci frammenti.
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