Boccioli rossi di
Natale
di Luigi Diego Eléna
Un profumo di camino
e quel calore del fuoco,
ricordi davanti ad una misteriosa porta del cielo,
colorati dai bagliori delle
scintille,
quei coriandoli illuminati,
che si posavano sulla capanna come stelle comete,
nell'atmosfera di pura magia,
da fiaba,
da favola,
perché ingenua,
perché da vero bambino.
Parlo del Natale,
del sogno di una notte,
dell'emozione di un'attesa,
di una speranza,
addormentato in compagnia di una letterina,
rosso in viso come i boccioli delle rose,
il colore delle noci e delle mandorle incartate,
raggomitolato ne l lettino come il pastore Gelindo,
nel presepe, a conforto del suo gregge.
Ricordo,
ricordo una notte speciale,
quando emozionato nella fantasia,
attraversavo quella porta del cielo,
spazio unico, perché semplice,
per me, con me e ancora dentro di me,
perché al mattino coglievo felicità,
da vero bambino,
che ancora oggi gioca
su un prato di muschio,
sotto un albero luccicante di stelle,
rosso in viso come i boccioli delle rose,
nell'attesa di quel sogno,
in questa notte di Natale.