Il grande occidente
di Gabriele Piretti
Ho attraversato memorie
sterili e vuote abitazioni
spente nel bianco dello stucco
quelle pareti di storia
che pur severa maestra
ha insegnato poco
uccidendo senza pietà
i suoi migliori allievi
utopisti e non violenti
ambientalisti
uomini coraggiosi
guerrieri senz'arme
Tutto si ripete
sempre pronte le malerbe
a devastare gli orti
stanche maree
porta la Luna a
inondare sponde
in risacche inquiete
onde schiaffeggiano terra
S'alza ancora la posta
la vita diventa
merce di scambio
cannibalismo non consumato
stinchi e cosce d'uomo
sgranocchiate da corvi infami
in cravatta e smoking
pettinati a dovere
regalano beneficenza
mentre lo stuzzicadenti
setaccia in bocca
i resti materiali
di tanti innocenti
Datemi un colpo
svegliatemi
aprirò gli occhi
e scaccerò i miei mali
affinché l'iride non catturi
più le facce dei caduti
morti per niente
a favore del nostro
grande occidente.
|