Ho trovato un vascello fantasma
di Maribruna Toni (1951 1998)
Ho
trovato un vascello fantasma
portato in volo sopra una montagna.
La
chiglia lacerata sulla roccia,
la stiva spalancata come bocca.
Con
le vele a brandelli, sfilacciate
gli alberi solo rami sfracassati.
Un
vascello su un monte:
che pazzia!
Del
mare gli rimane nostalgia.
Rimpianto
d'onde, di sale e di tempeste
e
invece ha solo un mare di foreste.
Del
vento di bufere e di bonacce:
ora ha solamente picchi e rocce.
Di
scogli, di gabbiani, di sirene,
ma ora della nave le catene.
Imprigionato
lą sopra una vetta
invoca dal bel cielo la vendetta
e
svela il suo tesoro che ha celato
per ritrovare l'incanto passato,
di una libertą senza confini.
Rinchiuso
in mezzo agli aghi di quei pini
che pietosi gli hanno fatto una ghirlanda
per consolarlo di deserta landa
il vascello vuol frugare quell'inverno
che ha il triste sapore di uno scherno.
Lo
scherno per chi non ha pił la sorte
di trovare sull'acqua un'altra morte.
(Poesia presente ne
Il Meridiano di
Maribruna
Toni,
in corso di uscita
per i tipi de
Il Foglio Letterario)