Declivio
di Cristina Bove
Rotola giù dal colle
slittando fra le fratte
e frana
tra i ciottoli e la bava
d'un rigagnolo in secca
il larice divelto
una ventata
strappò le sue radici
già corrose cariatidi
di fronde accartocciate…
L'inverno
che lo uccise
ha cancellato il verde
e il cinguettio
tracce di nidi sparsi nell'estate…
Declina
lungo il margine
di questa me
che spoglia e inargentata
cede il respiro al vento
e nel suo inverno
smarrisce vaghe immagini
e ricordi
rotola verso l'argine
dove la pietra segnerà
il confine
a me che prendo nota
del mio vivere
ma non potrò annotare
la mia fine…
(da Fiori e fulmini,
Edizioni Il Foglio, 2007)
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