PER SEMPRE (Ultima
Lacrima II)
di Davide Vaccino
Da ignoti lidi lontani
avanzavi per arcani calvari
cercando spiagge di libertà
fra le polveri rade
delle rovine terrene,
e parevi distratta
ed un poco sperduta:
atomizzata fibra di luce
nel mezzo di un'ombra;
delirio di porpora.
"Il sangue che lava,
poi non disseta"
chiosavi - il
tuo sorriso
era un ventaglio d'avorio -
ed eri davvero distratta,
ed eri davvero sperduta:
un grano di sale disperso
nell'insondabile ventre del Nulla.
"Ma tu m'amerai per tutta la Vita?
Piangerai per tutta la Vita per me?"
- negli occhi l'oscuro e fumido
alone del
dubbio -
Si, piangerò per la Vita e poi oltre:
t'amerò per tutta la Morte,
finché le tre Parche
non riannoderanno ogni filo.
(da Presenze e Assenze,
Edizioni Il Foglio, 2008)