Rose a Novembre
di Cristina Bove
Poco distante dal passo carraio
sembrava sfinito il roseto
due boccioli nell'aria già fredda
si sono dischiusi
carezzo quell'ombra che svolta sul muro
del geco, a ponente
contorsioni del glicine abbracciato
ai suoi svolazzi
sul terrazzo le lastre sollevate dell'ardesia.
Dovremo
farlo riparare o
s'infiltrerà
di pioggia nei declivi.
Il tempo è quello delle pigne aperte
l'acero che stinge nel suo rosso
il castagno tra i ricci
il fumo che nell'aria scrive inverno
un
ragno tra i rubini
nella
sua ragnatela di rugiada
e quelle rose
le coglierò prima che arrivi
il gelo.
|