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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Campane a Venezia, di Gloria Venturini 14/02/2009
 

Campane a Venezia

di Gloria Venturini

 

Le parole

sono ponti trasparenti,

toccano il cuore e la mente,

         l'altra faccia

         della mia anima.

Non ci siamo mai parlati

veramente io e te,

a Venezia,

persi dentro a calli oscurate

dalle ombre del giorno,

quando tira il vento freddo

di tramontana,

quando la foschia confonde

la luce quotidiana

e fa sembrare ogni momento

         un lungo crepuscolo.

I ricordi

sono rimasti tra me e Lei,

fitti come la nebbia di notte

a Santa Lucia.

Intimi amanti

di una passione strappata,

friabile, sognata…

… distante,       

         poi solo occhi inesistenti.

Il tempo era scandito

dalle campane di piazza San Marco,

dalle onde e dalle maree,

da mani nude in tasca

intorpidite dalla nostalgia

di vedere l'icona d'oro

         e noi, stretti stretti,

come i tasselli di un mosaico arcano.

Si sfogliano i molteplici frammenti

di un istante, di una carezza,

mentre lente suonano le campane,

nel tramonto di questa sera

         rosso veneziano.

 

 
©2006 ArteInsieme, « 014090506 »