Nell'ora in cui il
giorno
di Elia Belculfiné
Nell'ora in cui il giorno s'arrossa
in delirio di vitrei narcisi, sono anima
e muscolo di fiume. Io, miserabile
pescatore, nelle mani catturo refi
di
luce dormiente, una voce di albereti
radi, disfatti al mio lento passare.
La lenza è spago di seta. Il luccio un
filo di vento. Sono un pescatore.
Libellule nella rete del mio sguardo
e nuvole e canzoni, cento e mille
chitarre e fischi e scoppi nel
fitto del
verde canneto. Di quanto ti
feci
offerta, Signore! Di quanto mi
dilettai!
Ma oggi, dall'ultima mia riva,
solo chiedo in prestito una barca di
vivo silenzio come un sogno di mari
trasparenti. Oggi che per poco
mi si spezza la maglia del canto. Una
barca domando. Nient'altro.